Con sempre più paesi che liberalizzano la cannabis e l’aumento del mercato della cannabis light molti ricercatori e studiosi hanno cominciato a chiedersi quali siano gli effetti della marijuana comparandola agli effetti prodotti da altre sostanze come tabacco e alcool.
Un primo studio sui rischi di mortalità del 2015 condotto da due ricercatori, Dirk W. Lachenmeier e Jürgen Rehm, pubblicato su Scientific Reports, l’inserto della rivista Nature, aveva già cercato di rispondere a questo quesito.
Da questa ricerca è emerso che l’alcol è molto più dannoso e pericoloso della marijuana.
I due ricercatori hanno messo a confronto le dosi solitamente usate dai consumatori e hanno osservato il comportamento di diverse droghe sull’organismo: alcool, eroina, cocaina, tabacco, ecstasy, meth e marijuana. Dalla ricerca è stato possibile verificare che l’alcool sarebbe addirittura più pericoloso dell’eroina e della cocaina per quanto concerne il rischio di mortalità e sarebbe di 114 volte più letale della marijuana.
I risultati emersi dallo studio dimostrano che, dal momento che la marijuana sembrerebbe meno dannosa di altre sostanze, anche legalizzate come l’alcool, si dovrebbero rivedere “le priorità di gestione del rischio nei confronti di alcol e tabacco, piuttosto che di droghe illecite” e per citare le parole degli stessi ricercatori “Quando si tratta di marijuana, poiché i rischi relativi all’assunzione sono bassi, si potrebbe pensare a un approccio legale e regolamentato piuttosto che illecito”.
Recentemente un team di scienziati dell’Università del Colorado ha condotto un’analisi basata su studi precedenti per indagare ancora una volta gli effetti della marijuana confrontandoli con quelli dell’alcool.
Utilizzando delle immagini da risonanze magnetiche, questi scienziati hanno messo a confronto gli effetti della marijuana sul cervello con quelli provocati dell’alcol su un campione di 853 adulti tra i 18 e i 55 anni e di 439 adolescenti con età compresa tra i 14 e i 18 anni.
Da tale confronto è emerso che gli effetti del consumo di alcol sul cervello sono a lungo termine sia sulla materia bianca sia sulla materia grigia a differenza degli effetti causati dalla marijuana.
La materia grigia è il tessuto della superficie del cervello ed è formato soprattutto da cellule nervose. La materia bianca è invece il tessuto più profondo del cervello. La riduzione o la perdita di integrità di una o di entrambe può portare a danni alle funzioni neurologiche.
L’alcol, in particolar modo negli adulti che sono soliti bere da molti anni, è stato associato a una riduzione del volume della materia grigia e di quella bianca mentre hashish e marijuana non avrebbero impatti a lungo termine.
Queste ultime sostanze, secondo l’analisi, porterebbe dei danni se consumati in età adolescenziale con un aumento importante del rischio di psicosi.
Fonti:
– Huffington Post, https://bit.ly/2CayAAP
– Ok-Salute.it, https://bit.ly/2F8tyZo